Essere uno skipper cosa comporta

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ESSERE UNO SKIPPER COSA COMPORTA

La formazione di uno skipper varia a seconda del tipo di navigazione, della dimensione dell’imbarcazione e della normativa del Paese in cui opera. Tuttavia, ci sono percorsi comuni e competenze fondamentali che uno skipper deve acquisire per garantire sicurezza, competenza e professionalità. Ecco i principali aspetti della formazione di uno skipper:

1. Requisiti di Base

  • Patente nautica: In molti Paesi, uno skipper deve possedere una patente nautica che abilita alla conduzione di imbarcazioni a vela o a motore. Esistono categorie diverse in base alla lunghezza dell’imbarcazione e alla distanza dalla costa (entro le 12 miglia o senza limiti).
  • Età minima: Solitamente è richiesta un’età minima di 18 anni per conseguire una patente nautica.

2. Competenze Tecniche

  • Navigazione e carteggio: Capacità di pianificare rotte, leggere carte nautiche, interpretare i simboli e calcolare distanze, rotte e tempi.
  • Meteorologia: Comprensione delle condizioni meteo-marine e capacità di interpretare bollettini e segnali meteorologici per navigare in sicurezza.
  • Gestione dell’imbarcazione: Saper manovrare la barca in condizioni diverse (ormeggio, ancoraggio, navigazione con vento forte).
  • Motori e sistemi di bordo: Conoscenza di base del funzionamento dei motori marini, degli impianti elettrici e idraulici della barca per gestire piccole riparazioni.

3. Formazione Obbligatoria

In molti casi, sono richiesti corsi specifici:

  • Certificazione STCW (Standards of Training, Certification, and Watchkeeping): Obbligatoria per chi lavora in ambito commerciale. Include:
    • Primo soccorso in mare.
    • Prevenzione e lotta agli incendi.
    • Tecniche di sopravvivenza personale.
    • Sicurezza personale e responsabilità sociali.
  • Corsi di radio VHF: Per utilizzare i sistemi di comunicazione marittima e gestire emergenze tramite il canale di soccorso.

4. Esperienza Pratica

  • Navigazione effettiva: Prima di diventare skipper, è essenziale accumulare ore di esperienza pratica in mare. In genere, si inizia come membro dell’equipaggio per apprendere le dinamiche della navigazione.
  • Tirocinio o apprendistato: Alcuni skipper lavorano sotto la supervisione di capitani esperti per acquisire esperienza prima di assumere la responsabilità completa.

5. Soft Skills

Oltre alle competenze tecniche, uno skipper deve possedere:

  • Leadership: Capacità di coordinare l’equipaggio e di prendere decisioni rapide in situazioni di emergenza.
  • Problem solving: Saper gestire guasti, imprevisti e situazioni di stress.
  • Comunicazione: Essere in grado di spiegare chiaramente procedure e mansioni all’equipaggio o ai passeggeri.

6. Percorsi di Specializzazione

Gli skipper che desiderano lavorare in ambiti specifici possono seguire ulteriori percorsi formativi:

  • Regate: Corsi avanzati di conduzione e strategia per competizioni veliche.
  • Navigazione oceanica: Formazione per lunghe traversate, con focus su sicurezza e autopilotaggio.
  • Skipper commerciale: Per lavorare su yacht privati o imbarcazioni da noleggio (charter), sono richieste certificazioni professionali come la RYA Yachtmaster Offshore o Ocean.

7. Certificazioni Internazionali

Se uno skipper intende operare a livello internazionale, può ottenere riconoscimenti come:

  • RYA (Royal Yachting Association): Offre certificazioni internazionali riconosciute, dal livello base (Day Skipper) fino a Yachtmaster.
  • ICC (International Certificate of Competence): Certificato richiesto in molte acque internazionali per noleggiare o condurre imbarcazioni.

Diventare skipper è una combinazione di studio teorico, pratica sul campo e passione per il mare. La sicurezza, la preparazione e la consapevolezza sono i pilastri per vivere questa professione in modo responsabile e gratificante.

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